martedì 18 febbraio 2014

Colore & Co.

Tingersi i capelli è un must per quasi la maggior parte delle donne, che abbiano i capelli bianchi o meno. Siano esse giovani o in là con gli anni. Ovviamente ci sono diverse scuole di pensiero. Quelle che "sorvolano" al primo accenno di fili bianchi e poi corrono ai ripari sopratutto quando aumentano sulla fronte e sulle tempie. Quelle che pur incanutendo precocemente non si tingerebbero neanche morte e neanche morte si tingeranno mai  a cui vorrei rammentare che sopratutto in giovane età, come diceva il direttore del giornale LINEA per cui scrivevo, non è "donante". Quelle che invece al primo filo bianco volano dal parrucchiere e che alla tinta o al ritocco ricorrono ogni 15 giorni. Le patite delle meches da quando avevano16 anni e ultime ma non ultime quelle che cambiano tinta a seconda del dress code di stagione.
Tanti modi di pensare e talvolta, taaaaanti taaaaaaanti disastri.
Andiamo per gradi.
Prima di scegliere di tingersi i capelli, sopratutto al primo approccio, vanno considerati alcuni fattori importanti. La percentuale di capelli bianchi, la nuance che si vuole ottenere e l'investimento economico che deriva da questa scelta. Aspetto, in questi tempi di crisi, assai importante.
Innanzitutto è bene valutare se intendete iniziare con una colorazione semi permanente o permanente.
 
 

La colorazione semi permanente in genere contiene un basso tasso di ammoniaca e si sviluppa con un ossigeno fra i 5 e i 10 volumi oppure con un "rivelatore" specifico. Non è indicata per chi vuole cambiare colore in quanto non ha potere schiarente ma solo coprente. Dato il basso tasso di ammoniaca presente nella pasta e gli esigui volumi dell'ossigeno o del " rivelatore" la penetrazione è solo superficiale pertanto la durata è di circa 6/7 shampoo dal giorno dell'applicazione. In presenza di capelli bianchi questi, con i lavaggi subiranno dei "cambiamenti" soprattutto se si è scelta una nuance moda come, mogano,  rosso o  rame  il risultato sarà alquanto bizzarro. Per esempio; capelli castani con fili violetti, arancioni o rosa...a mio avviso un vero orrore. Quindi mi sentirei di consigliare l'uso dei colori semi permanenti solo a chi vuole ravvivare il proprio colore naturale o dare una leggera nuance tono su tono.
Stesso discorso vale per i colori ad acqua o gli shampoo color,mousse colorate ecc. ecc 
Quindi anche in presenza di una bassa percentuale di capelli bianchi (diciamo il 20%) io consiglio sempre una tinta permanente magari utilizzando un ossigeno a 15 volumi che darà la giusta "mordenzatura" per aprire sufficientemente  la squama del capello affinché il colore, lavandolo, non viri in orrori pastello.
Sempre in tema di capelli bianchi facciamo alcune riflessioni.Ci sono due modi di vedere il proprio look. Molto naturale, quindi il più vicino possibile al proprio o in alternativa un così detto "colore moda". Per mia natura e gusto prediligo i colori naturali. Decisamente più semplici da gestire e con effetti multisfaccettati che si possono ottenere effettuando alcuni colpi di sole solo sulla parte superiore della testa e tonalizzati con la stessa tonalità di colore scelta oppure tingendo solo la radice e di tanto in tanto tonalizzare le lunghezze. Ovviamente questa regola vale dal castano chiaro (numero 5) fino al biondo chiarissimo (numero 9) per il nero, bruno, castano scuro e castano è meglio utilizzare una tecnica chiamata "Global Color" ossia, applicare il colore dalle lunghezze alle punte, questo perché i capelli scuri hanno meno riflesso e risultano più belli e lucidi senza schiariture di alcun genere. A maggior ragione meches, colpi di sole o shatush su questi toni, sarebbero, per quanto mi riguarda, adatti solo se partecipate al " Rocky Horror Picture Show" ma, come si suol dire " de gustibus non est disputandum". Sul buongusto, invece si può discutere. Anzi, a volte, sarebbe d'obbligo per un professionista evitare tali cadute di stile alle proprie clienti ma ahimè talvolta per alcuni vale il detto "Pecunia non olet" ovvero, i soldi non hanno odore e il cassetto, come si chiama in gergo, ha la meglio su qualsiasi regola di buonsenso e buongusto.
La tintura permanente è adatta quando, avete dal 30 al 40 percento di capelli bianchi in su o radicali cambiamenti di colore. Per quanto riguarda quest'ultimo tipo di servizio il mio consiglio è di valutare sempre e comunque prima di scegliere il nuovo colore A) tono e sottotono della pelle. B) colore degli occhi. C) tipo di colori che di solito indossiamo. Anche il tipo di capello è da tenere in considerazione in quanto un capello molto sottile potrebbe non sopportare il lungo lavoro tecnico a cui è sottoposto.

Vorrei soffermarmi sulla tintura SENZA AMMONIACA, molto di moda negli ultimi anni. So, magari, di risultare impopolare ma personalmente non ne faccio mai uso. Un paio di anni fa, durante la stesura del mio libro " MI RACCOMANDO LA FRANGIA" intervistai un noto dermatologo di Milano specializzato proprio in problemi legati ai capelli e ovviamente, del cuoio capelluto. Mi spiegò senza troppi giri di parole che la MONO- ETANOLAMINA, che in questo prodotto sostituisce l'ammoniaca, a differenza di quest'ultima non è volatile, pertanto viene assorbita dal nostro organismo e non c'è al momento una casistica tale da potere "additare" questo composto chimico come DANNOSO PER LA SALUTE ma mi disse che " da medico" ne sconsigliava l'uso alle sue pazienti. Da parte mia, per la personale esperienza che ho avuto con questo tipo di prodotti, quello che posso dire è che la copertura dei capelli bianchi non è mai perfetta, che il colore non risulta essere brillante e che durante i lavaggi tende a scaricare molto velocemente. Credo quindi, che prima di scegliere questo tipo di colorazione ( molto presente nella grande distribuzione ) si debbano valutare attentamente i pro e i contro.
 

 
Ricordatevi che, in ogni caso, tingersi non è cosa da poco e il fai-da-te spesso e volentieri provoca disastri non indifferenti al quale solo un professionista potrà porre rimedio. La tintura in ogni sua forma è comunque un prodotto chimico basico che se usato con poca conoscenza della chimica e della colorimetria danneggia gravemente i capelli sia dal punto di vista della salute che di quello estetico
Ma, se proprio non riuscite ad arrivare alla seconda settimana senza che si veda mezzo dito di ricrescita ed economicamente non ce la fate ad andare ogni quindici giorni dal parrucchiere avete due scelte. Mettervi d'accordo con il vostro parrucchiere che vi faccia un prezzo accettabile ( in genere dai 10 ai 15 euro) per ritoccare solo tutta la corona e la riga oppure fatevi dare la formula del colore, munitevi di tutto l'occorrente. Tinte, che potete acquistare in una profumeria ben fornita o in un negozio di articoli per parrucchiere , pennellessa, una bacinella che non sia di metallo e di una pesa elettronica (circa 10 euro) e fate da sole.Questa operazione vi permetterà di arrivare tranquillamente alla quarta settimana dove, ovviamente, farete il servizio completo. l'autonomia, inoltre, farà si che potrete svolgere questa operazione di "scenografia" sui vostri capelli ogni qualvolta avrete la necessità. Che sia per una serata importante di cui vi siete ricordate all'ultimo minuto o un'improvviso impegno di lavoro.
 
Buon Lavoro 
Jill