
Questa premessa per arrivare a parlare del diverso rapporto psicologico che lega la cliente al suo o sua stilista di fiducia.
Il mestiere di parrucchiere, acconciatore, coiffeur o hair stylist che dir si voglia è vecchio quasi quanto il mondo e nasce principalmente come mestiere maschile. L'etimologia della parola viene dal francese "Perruque" che significa parrucca infatti fin dall'antico Egitto uomini e donne coprivano il capo con meravigliose parrucche preparate da questi pazienti artigiani. Le "Pettinatrici" o "Ornatrices" invece erano le schiave che si occupavano di acconciare i capelli venendo duramente punite se il risultato non soddisfaceva la padrona.

Mio nonno Giovanni era per l'epoca un uomo molto piacente e credo che nella sua vita non si sia fatto mancare nulla. Profondo conoscitore dei capelli e delle donne. Mio zio Celeste era bellissimo, scapolo e famoso aggiungo altro? e che dire di mio padre? Le donne impazzivano per lui. Aspettavano ore pur di farsi tagliare i capelli senza mai lamentarsi. Credo che mia mamma abbia molto tribulato in quegli anni tanto che, ho sempre giurato a me stessa che mai e poi mai mi sarei fidanzata, men che meno sposata, con un parrucchiere. Ovviamente non si può fare di tutta un'erba un fascio. Di uomini che fanno i parrucchieri da donna ne conosco tantissimi e ho quasi sempre la sensazione che sposati o meno una volta in salone abbiano tutti un enorme scritta virtuale sulla fronte. "LIBERO" o per lo meno questo è l'atteggiamento che viene percepito dalle donne. Il che non significa necessariamente che i due potrebbero potenzialmente avere una liason ma in un certo senso vale la frase che recita " il flirt è un'attrazione senza intenzione". La donna anche la più timida ama questo velato modo di flirtare che è nel DNA dello stilista. Indipendentemente dal fatto che esso sia etero o gay, anzi le donne ADORANO i parrucchieri omosessuali e non è un luogo comune. Generalmente di bell'aspetto, in buona forma fisica, con una sensibilità e creatività pari a nessun'altro. Ne conosco tanti adoro loro e guardare la reazione delle clienti che con occhi adoranti pendono dalle loro labbra. A volte ridendo e scherzando dicono cose veramente tranchant senza che esse si scompongano di un millimetro.Io e le mie colleghe dobbiamo invece stare molto attente a come parliamo. Con gli anni ho imparato a mie spese che, bisogna fare poche domande, ascoltare molto, non fare complimenti esagerati se la cliente non è esattamente Grace Kelly ma optare magari per un " Le dona molto". Essere sincere paga. Mi infastidisco se vado in un negozio a comprare un vestito e la commessa mi dice " Le sta benissimo" quando lo specchio dice palesemente il contrario. così sto sempre molto attenta.
Una cosa che mi fa veramente divertire è osservare, quando ci sono stilisti uomini e donne nello stesso salone e la reazione delle clienti quando il complimento o il commento è fatto da uno o dall'altra. Psicologicamente una donna è sempre molto più reattiva al complimento gentile di un uomo.Sia esso piacente o meno. Fra donne è diverso, c'è sempre come una sorta di innata rivalità non razionalmente percepita ma presente. E' un po' come se il complimento non fosse mai veramente sincero anche se di fatto così non è soprattutto quando si tratta del proprio aspetto fisico.Tendenzialmente la donna che sceglie una stilista dello stesso sesso ha più facilità a raccontare del suo privato, a fare una battuta un po' sopra le righe o a sfogarsi a proposito del lavoro, del marito o del fidanzato, fare un pettegolezzo. Insomma quella sana complicità che esiste fra donne. Lo so, sembra un controsenso ma noi donne siamo fatte così semplicemente complicate. Con l'uomo il rapporto è un po' più distaccato ma come dicevo prima più coinvolgente, con meno divagazioni personali e con una sorta di tacito accordo che dice " Fammi bella come se mi amassi". Non voglio fregiarmi di essere esperta in psicologia, per carità, ma faccio questo mestiere da più di trent'anni. Ho lavorato in diversi posti e in tante parti del mondo. Ho avuto il dono di saper osservare, di essere curiosa. Amo leggere di comunicazione non verbale e di psicologia. Sono una donna che vede tante donne e conosce abbastanza bene gli uomini e ultimo ma non meno importante ho un padre parrucchiere ne saprei qualche cosa anche se non volessi.


Jill.
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